Vescovo latino. Originario dell'Africa (nacque nell'odierna Tunisia) fu
procuratore delle imposte; dopo un soggiorno a Roma nel 500 scelse la vita
monastica. Divenuto vescovo di Ruspe, in Numidia, nel 507, fu condannato
all'esilio in Sardegna (518) dal re vandalo Trasamondo, sostenitore dell'eresia
ariana e richiamato in Africa da Ilderico nel 523. Fedele seguace del pensiero
di Sant'Agostino, fu oppositore accanito dell'Arianesimo e del Semipelagianesimo
e autore di diversi trattati di argomento teologico, tra i quali è
fondamentale il
De fide seu de regula verae fidei ad Petrum liber unus.
Festa: 1° gennaio (Telepte 467 circa - Ruspe 533).